Anche se poco conosciuto, il Centro d'Ateneo per i Musei dell'Università di Padova offre importanti occasioni di conoscenza non solo per gli studenti, ma anche per i locali e i visitatori che si affollano nella città di Sant'Antonio. Proprio a pochi passi dal Santo, accanto al bellissimo Orto Botanico, il curatore del Museo di Antropologia mi ha gentilmente ricevuto e mi ha permesso di conoscere una collezione importante e poco pubblicizzata. Il Museo di Antropologia dell’Università di Padova, infatti, ospita più di 20.000 reperti suddivisi in quattro nuclei (le collezioni osteologiche, paletnologiche, etnografiche e di arte orientale), reperti che sono stati collezionati e custoditi grazie all'interesse degli studiosi che si sono avvicendati nel tempo ad iniziare dalla seconda metà del XIX secolo.
Le collezioni etnografiche formano il maggior nucleo espositivo del museo, con raccolte provenienti da Africa, Asia, Oceania e America. La parte che più interessa al progetto ATSIDA, ovvero quella oceaniana, comprende varie raccolte per un totale di più di 500 oggetti provenienti dall'Australia, dalla Melanesia (Nuova Guinea e vicini arcipelaghi), dalla Polinesia (in particolare della Nuova Zelanda e da Samoa) e dalla Micronesia (Isole Caroline). In particolare, il primo nucleo della collezione oceaniana si costituì all'inizio del secolo scorso con la donazione di un sacerdote valdostano, Don Giuseppe Capra (1873-1952). Singolare figura di studioso, egli unì in una personalità brillante e dinamica doti di naturalista, esploratore e geografo a quelle religiose e umane che ne motivarono le scelte di vita. Sensibile al problema dell'emigrazione, viaggiò per conto dell'Italica Gens, la federazione per l'assistenza degli emigrati transoceanici e nel levante, e di altre associazioni governative che operavano del settore. Spesso e con dolore parla della condizione degli Aborigeni: "La storia dell'occupazione inglese è […] una macchia, un'infamia per la storia della civiltà; per gli aborigeni la civiltà suonò degenerazione, distruzione, morte".
La parte più cospicua delle collezioni del Museo di Antropologia è conservata presso alcuni locali del Centro d'Ateneo per i Musei accanto all’Orto Botanico, ma sarà al più presto trasferito in una nuova e spaziosa sede, sempre nel centro della città. Nel frattempo, durante il periodo di chiusura, il museo ha contribuito con le sue collezioni a numerose ed interessanti esposizioni temporanee come “I Polinesiani: popoli dell’acqua” (2005), “Una città sull'acqua. Uomo e Ambiente della palafitta di Ledro” (2005), “Seguendo Marco Polo… seicento anni dopo” (2006), “Hocus-Pocus: erbe, magie e riti nella storia dell'uomo” (2007), “Siamo Tutti Naturalisti: da Linneo a Darwin” (2008), “Charles Darwin” (2009), “Biodiversità: ieri, oggi, domani” (2010-11).
Per maggiori informazioni, ecco il contatto del museo:
Museo di Antropologia
via Orto Botanico,15 - 35123 Padova, Italy
tel. +39 049 8272118 - fax +39 049 8272125
e-mail: museo.antropologia@unipd.it